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LAMPI

  rassegna teatrale | 37^ edizione | stagione 2024

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sul LOGGIONE

La stagione teatrale 2024 da gennaio a maggio allo Spazio Sant'Anna di Verbania.

PREVENDITA ABBONAMENTI

da sabato 2 dicembre 2023

ONLINE 

sul sito www.spaziosantanna.it 

 

PRESSO LO "SPAZIO SANT'ANNA"

dalle ore 9.00 alle ore 17.00

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ven | 12 gennaio 2024

| ore 21.00

I treni della felicità

con Fiammetta Bellono, Federica Carrubba Toscano, Egle Doria
Ideazione e regia: Laura Sicignano
Co-produzione: Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
Associazione Mad
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Lo spettacolo racconta la storia vera avvenuta nel secondo dopoguerra. La povertà fa da padrona in tutta l’Italia ancora da ricostruire, ma in particolar modo al Sud dove a fare le spese della fame e della miseria sono soprattutto i bambini. È così che grazie all'UDI, Unione Donne Italiane, vengono organizzati i cosiddetti “treni della felicità". Dal 1945 al 1952 circa, 70.000 bambini del Sud e del Centro-Sud vengono ospitati da famiglie del Centro-Nord fino a raggiungere il Veneto. Questa magnifica storia, piccola e dimenticata, di accoglienza e solidarietà, è straordinaria al punto da sembrare frutto di fantasia, ma è assolutamente vera e fa parte della nostra cultura. 

Durata: 1h 20m

programma

sab | 27 gennaio 2024

| ore 21.00

Radio International

con Adriano Antonucci, Lorenzo Bartoli, Massimiliano Bressan, Francesco Gargiulo,
Barbara Mazzi

Di: Hamid Ziarati, Beppe Rosso
Regia: Beppe Rosso
A.M.A. Factory Torino - Progetto Alcotra Italia Francia – migraction

Scritta dall’iraniano Hamid Ziarati e da Beppe Rosso, che dirige anche lo spettacolo, questa commedia tragicomica è ambientata in un’emittente radio, dove le notizie provenienti dal mondo esterno si intrecciano con i rapporti personali tra i conduttori, impegnati ad affrontare scelte e decisioni scomode nel corso di una settimana particolarmente difficile. Uno spettacolo di scottante attualità, che, attraverso un’iperbole paradossale, non solo riesce a parlare del nostro presente e dei temi cruciali che l’Europa e i suoi cittadini affrontano quotidianamente – dalle migrazioni al diffondersi dell’odio, fino all’avanzare dei nazionalismi – ma, soprattutto, alimenta con intelligenza il dibattito sulla responsabilità che l’informazione riveste nel contemporaneo.

Durata: 2h

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Pigmalione©Laila-Pozzo11-1024x654-1.jpg

sab | 24 febbraio 2024

| ore 21.00

Pigmalione

con Giacomo Ferraù
Drammaturgia e regia: Giacomo Ferraù e Giulia Viana
Produzione: Eco di Fondo

Pigmalione è ispirato alla vera storia di Kurt Gerron, un regista ebreo a cui il Terzo Reich commissionò un documentario su Terezin. 
Terezin era un campo di concentramento vicino Praga e Kurt uno dei prigionieri.
Un documentario sulla vita del ghetto-modello. Un film che doveva dare una versione assolutamente falsa della realtà sulle condizioni di vita nei campi di concentramento. Per organizzare l’inganno e rendere tutto verosimile, le SS ordinarono ai prigionieri di “abbellire” il ghetto e di “metterlo in ordine”: furono creati giardini, si dipinsero le case, addirittura sugli edifici vennero poste finte insegne di scuole e teatri. Furono gli stessi Ebrei a lavorare al film propagandistico come attori, comparse e scenografi.
Uno spettacolo che si interroga sul rapporto tra verità e arte, sulla funzione sociale di una creazione artistica.

Durata: 1h 15m

ven | 15 marzo 2024

| ore 21.00

Anche i sogni impossibili

di e coMattia Fabris e
Jacopo Maria Bicocchi

Produzione: ATIR Teatro Ringhiera

Chi sono io? Questo sembra chiedersi, senza timore, da sempre, Fausto De Stefani. La risposta è facile, potremmo dire noi: Fausto De Stefani è il secondo alpinista italiano e sesto al mondo ad aver scalato tutti i 14 Ottomila. Quindi va da sé: Fausto de Stefani è un alpinista. Meglio: uno dei più forti alpinisti al mondo. Ma sarebbe una risposta sbagliata. Fausto non si definirebbe mai così. Semmai l’alpinismo lo ha aiutato e spinto a domandarsi con più intensità e precisione la stessa domanda: chi sono io? Non sono tanto le imprese a definirlo, non è tanto il cosa ha fatto in montagna, ma piuttosto il come lo ha fatto. Fausto ha sempre guardato alle montagne come a un mezzo, mai come a un fine. Un tramite per conoscere il mondo e – questa sì un’impresa – conoscere se stessi. Le montagne sono state il coronamento di un sogno, ma solo uno dei tanti che popolano il suo animo. Ripercorrere la sua strada significa non solo scoprire uno dei più forti alpinisti esistiti, ma, soprattutto, immergersi in una visione del mondo. Ovunque sia andato ha lasciato un segno, compreso la cultura del luogo, stretto relazioni, rispettando l’ambiente. Fausto parla alla fantasia e alla capacità di sognare del bambino che dimora in ognuno di noi. E parla agli adulti che siamo o che diventeremo, che si dibattono nel trovare un senso alla propria vita.

Durata: 1h 15m

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Il cast di Fine Pena Ora.jpg

ven | 12 aprile 2024

| ore 21.00

Fine pena ora

con Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola, Giuseppe Nitti
Di: Elvio Fassone
Produzione: Tedacà e Teatro Stabile di Torino – Teatro nazionale
In collaborazione con Festival delle Colline Torinesi

Fine pena ora, porta in scena la corrispondenza lunga oltre 30 anni tra un ergastolano e il suo giudice. La storia di due mondi, due vite completamente diverse all’apparenza inconciliabili che, lettera dopo lettera, trovano un punto di unione. L’umano viene posto al centro, con i suoi limiti, le sue contraddizioni, con il suo desiderio di ricreare un punto zero.
Come si può ritrovare un senso, partendo da quel Fine pena Mai che accompagna il nome di Salvatore?  Un’opera che scuote e commuove, che chiede come conciliare la domanda di sicurezza sociale, e la detenzione a vita, con il dettato costituzionale del valore riabilitativo della pena, senza dimenticare l’attenzione al percorso umano di qualsiasi condannato.

Durata: 1h 20m

sab | 11 maggio 2024

| ore 21.00

Palma Bucarelli e l'altra Resistenza

di e con Cinzia Spanò
Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti

Palma Bucarelli Durante la Seconda guerra mondiale aveva un ruolo istituzionale come sovraintendente italiana alle belle arti. Preoccupata sia dalla possibilità di danni a causa dei bombardamenti prima, e della possibile razzia da parte degli “amici” tedeschi poi, decise di spostare e nascondere le opere della Galleria d’Arte Moderna nel Palazzo Farnese di Caprarola, a lei ben noto sin dai tempi dell’adolescenza, sapendo che vi avrebbe trovato locali ampi ed asciutti, ideali come rifugio. Si occupò di tutto, supervisionando dall’imballaggio delle opere, alla scelta del percorso sicuro da utilizzare, alla distribuzione delle opere nei nuovi spazi, sempre guidata dalla convinzione che «ogni opera d’arte è come un organismo che apparentemente è simile agli altri ma ha una sua particolare natura e reazioni diverse e richiede quindi un particolare trattamento». Questa iniziativa fu poi seguita dall’ulteriore trasferimento clandestino delle opere a Castel Sant’Angelo, nel 1943, per proteggerle dagli alleati oramai in fuga di ritorno in Germania. A quelle della GAM si aggiunsero anche i capolavori dell’arte italiana da molti altri istituti e musei italiani grazie a soprintendenti, direttrici e direttori di musei, storiche e storici dell’arte che rischiarono la loro incolumità per metterle in salvo. 

Durata: 1h 10m

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biglietteria

ABBONAMENTO ALLA STAGIONE

 

6 SPETTACOLI: € 80 (posti numerati)

 

Prevendita abbonamenti a partire dal 2 dicembre 2023:

ONLINE > sul sito www.spaziosantanna.it, dalle ore 9.00

DI PERSONA > presso lo Spazio Sant'Anna, dalle ore 9.00 alle ore 17.00

La prevendita continuerà fino al 6 gennaio o fino a esaurimento posti.

BIGLIETTO D'INGRESSO SINGOLO SPETTACOLO

 

POSTO UNICO NUMERATO: € 20

RIDOTTO (fino a 25 anni): € 10

Vendita biglietti a partire dall'8 gennaio 2024

ONLINE > sul sito www.spaziosantanna.it

 

Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il programma per cause indipendenti dalla propria volontà. In caso di qualsiasi modifica il tagliando d’abbonamento e il biglietto d’ingresso non potranno essere soggetti a nessun tipo di variazione o rimborso.

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Lampi sul Loggione è sostenuto e patrocinato da

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Direzione Artistica
Paolo Crivellaro

Presidente
Maria Pia Zocchi

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